Adelasia del vasto
Figlia del marchese Manfredi, sposò nel 1089, in terze nozze, Ruggero D’Altavilla, molto più grande di lei, il quale desiderava fortemente un successore. Nacquero così da questa unione Simone nel 1092 e Ruggero nel 1095.
Nel 1101 Ruggero morì e la contessa si trovò sulle spalle un grande peso: ereditava un esteso dominio popolato da genti diverse per razza e religione. Essa ebbe poco tempo per organizzare la reggenza, vista la minoranza età dei figli, ma anche se inesperta, riuscì a superare tutte le difficoltà, nonostante le varie lingue ed usanze dei suoi amministratori. Propabilmente con l’aiuto del padre e del grande zio, Adelaide mandò a chiamare Roberto, figlio del duca di Borgogna e, dandogli in moglie una figliastra, gli affidò il governo della Sicilia per dieci anni. Poi si dedicò ai figli e alla loro educazione. Simone mori a dodici anni e Ruggero a quasi dieci anni divenne conte di Sicilia.
La vita
di Adelasia e di suo figlio Ruggero II si svolse tra l’Italia meridionale e la Sicilia. Lei aveva una predilezione per Messina, mentre il figlio per Mileto. Nel 1112 Adelaide si stabilì a Palermo con il figlio Ruggero.
Baldovino di Boulogne, incoronato re di Gerusalemme dopo la prima crociata, aveva ripudiato la moglie confinandola prima in un convento e poi a Costantinopoli. Egli, a corto di denaro, avendo saputo che Adelasia di Sicilia aveva passato le redini al figlio, e che avesse accumulato una enorme fortuna, inviò un ambasciatore a Palermo, con richiesta di matrimonio. Adelaide accettò a condizione che, se il matrimonio fosse stato infecondo, la corona di Gerusalemme sarebbe passata al conte Ruggero II.
Adelaide partì con tutto il suo tesoro, con due triremi e sette navi cariche di ogni bene, con ognuna 500 guerrieri scelti. Baldovino la sposò, ma oberato dai debiti, poco rimase della dote della moglie. Diverse difficoltà fecero si che Adelaide fosse rinviata in Sicilia, da suo figlio. Il tradimento fu doppio, poiché Baldovino non mantenne neanche la promessa di passare la corona di Gerusalemme al Conte di Sicilia, il quale fu nominato re successivamente da papa Innocenzo II.
Adelaide, dopo un anno dal suo ritorno a Patti, fu colpita dalla lebbra, dalla quale si salvò miracolosamente, per fede, grazie alle continue abluzione nella fonte dove la santa patrona di Patti, Febronia, ricevette il sacramento del battesimo da sant’Agatone. Nell’ultimo periodo della sua vita si dedicò all’assistenza dei poveri e ad azioni di solidarietà. Era il 16 aprile 1118 quando si spense all’età di cinquantadue anni. Le sue spoglie si trovano nella Cattedrale di Patti, il cui sarcofago reale, ubicato nella cappella di destra dedicata a Santa Febronia, è stato costruito nel 1122 per volontà dell’abate Giovanni e ricostruito in stile rinascimentale nel 1557. Ruggero II, in omaggio della madre, elevò Patti a sede vescovile nel 1131.
Matrimoni e discendenza
Adelasia del Vasto sposò nel 1087 Ruggero I di Sicilia, del quale fu la terza e ultima moglie e al quale diede quattro figli:
- Simone (1093 – 1105), Conte di Sicilia;
- Matilde, che sposò Rainulfo di Alife;
- Ruggero (1095 – 1154), futuro Re di Sicilia e successore del padre;
- Maximilla († post 1137), che sposò Ildebrandino Aldobrandeschi
Da Baldovino I di Gerusalemme, sposato nel 1113, non ebbe figli (il matrimonio fu annullato).