Guglielmo di Altavilla, chiamato Guglielmo Braccio di Ferro
(Cotentin, circa 1010 Puglia, 1046),
- E’ stato un condottiero normanno, fu il primo dei figli di Tancredi d’Altavilla e Muriella, figlia di Riccardo II di Normandia.
Insieme al fratello minore Drogone di Altavilla lasciò la Normandia e raggiunse il Mezzogiorno d’Italia nella prima metà dell’XI secolo (1035 ca.) in risposta alle richieste di aiuto avanzate dai Normanni guidati da Rainulfo Drengot, conte di Aversa.
Fra il 1038 e il 1040 combattè per i Greci in Sicilia, dove si guadagnò il soprannome di Braccio di Ferro per aver ucciso con una sola mano l’emiro di Siracusa durante un assalto alla città assediata.
Quando il generale greco Giorgio Maniace umiliò pubblicamente il comandante salernitano Arduino, i Longobardi abbandonarono l’impresa insieme ai loro mercenari normanni e al contingente delle guardie variaghe.
Successivamente, Maniace cadde in disgrazia per l’opposizione dell’imperatore di Costantinopoli e il nuovo catapano d’Italia, Michele Dokeianos, nominò Arduino reggente di Melfi.
I Normanni di Guglielmo lo seguirono e si ritrovarono presto in aperta rivolta ai Bizantini insieme ai Longobardi di Puglia. Prima Atenulfo, principe di Benevento, poi Argiro, formalmente i capi della rivolta, furono sconfitti dai Greci e i Normanni misero a capo della rivolta i loro capitani, ignorando Arduino. La rivolta, originariamente longobarda, era diventata normanna sia nell’impronta che nella leadership.
Nel 1042 Guglielmo pregò il principe di Salerno Guaimario IV di riconoscere le conquiste degli Altavilla nel sud Italia. Il principe salernitano acconsentì, affidandogli in feudo i territori intorno a Melfi. In cambio, i Normanni acclamarono Guaimario Duca di Puglia e Calabria mentre l’intera regione, ad eccezione di Melfi, fu suddivisa in dodici baronie costituite a beneficio dei capi normanni: Asclettino ebbe Acerenza, Tristano ebbe Montepeloso, Pietro ricevette Trani, Ugo Tuboeuf ricevette Monopoli e a Drogone fu affidata Venosa.
Guglielmo, primo fra i capi normanni, ebbe la signoria di Ascoli e fu eletto conte. Sposò Guida, figlia del duca Guido di Sorrento, fratello di Guaimario.
Durante il suo regno, Guglielmo e Guaimario diedero inizio insieme alla conquista della Calabria ed eressero il grande castello di Squillace.
Ma i suoi titoli non vennero mai confermati dal Sacro Romano Imperatore.
Guglielmo morì nel 1046, e fu successivamente sepolto nell’Abbazia della Santissima Trinità di Venosa insieme agli altri fratelli, in un’unica arca sepolcrale.
Il suo successore, il fratello Drogone, sarebbe stato giuridicamente riconosciuto come Conte dei Normanni di Puglia e Calabria (la formula fu Comes Normannorum totius Apuliae e Calabriae), titolo che si attribuisce spesso anche a Guglielmo.