Informazioni generali:
Condizioni: in uso
Costruzione :XIII secolo
Ricostruzione: 1326
Stile: Svevo – Aragonese
Porta di Mazzara
La magnifica Porta Mazzara, una delle più antiche di Palermo, si può ammirare tutt’ora in via dei Benedettini, poco distante dalla chiesa di San Giovanni degli Eremiti.
Fu aperta nel XIII secolo e ristrutturata nel 1326 da Federico di Aragona.
Nel seicento fu inglobata nel bastione di Pescara e divenne inutile per il transito.
Come alternativa, fu costruita Porta Montalto qualche metro accanto, rivolta verso sud.
Demolito il bastione nel 1885, la porta venne nuovamente alla luce.
Fu costruita a tre fornici: uno grande in mezzo, e due più piccoli ai lati.
Al fronte sono visibile i tre stemmi degli armi aragonesi, della città di Palermo e della famiglia di Incisa.
Sopra gli archi si trovano ancora i resti di un camminamento.
Tuttavia pochi sanno che fino alla fine del XIX secolo di questa antica porta si era ormai persa la memoria, dato che era ormai del tutto inglobata all’interno del più moderno bastione di Porta Montalto, costruito in seguito.
Nel XVI secolo
l’avvento delle prime armi da fuoco e dei cannoni, rese necessario il passaggio ad un altro sistema di difesa cittadino, con la costruzione di grandi e resistenti bastioni che sostituissero le più fragili mura medievali. Uno di questi baluardi venne costruito nel 1533 proprio accanto alla Porta Mazzara, ad opera dell’ingegnere militare Antonio Ferramolino e, nel 1569, il viceré Francesco Ferdinando Avalos, marchese di Pescara, ordinò la costruzione di un secondo baluardo, posizionato proprio sulla porta, che venne così ostruita ed inglobata nella nuova costruzione.
XVII sec.
Nel 1885, a Palermo, iniziarono i lavori di demolizione della seicentesca porta Montalto (chiamata così dal nome del presidente del Regno in carica durante la costruzione, Don Luigi Moncada, principe di Paternò e duca di Montalto). Durante i lavori di abbattimento di uno dei bastioni, situati nei pressi della porta, vennero alla luce i resti di un’altra porta, molto più antica, che era stata inglobata nelle più moderne strutture difensive. Si trattava della Porta Mazzara, una delle più antiche della città, la cui presenza è citata addirittura dal viaggiatore arabo Ibn Hawqal nel X secolo con il nome di Ma’skar (dall’arabo “masara”, il tipo di pietra utilizzata per la costruzione, anche detta “pietra da mulino”). Questo nome venne successivamente corrotto durante il periodo normanno in Mahassar e successivamente divenne Mazzara, senza alcun riferimento alla città di Mazara del Vallo, nella Sicilia sud-occidentale.
La porta attuale in realtà venne costruita nel XIII secolo, in sostituzione di quella citata nelle cronache antiche.