Palermo antica
  • Home
    • Modulo contatti
    • Policy sulla privacy
    • Informativa Cookie
    • Termini di servizio
    • mappa del sito
  • porte antiche
    • fortificazione del cinquecento
      • Porta della Calcina
      • Porta del carbone
      • Porta Carini
      • Porta di Castro
      • Porta della Dogana
      • Porta d’Ossuna
      • Porta Felice
      • Porta dei Greci
      • Porta maqueda
      • Porta di Mazzara
      • Porta Nuova
      • Porta della Pescaria
      • Porta di Sant’Agata
      • Porta San Giorgio
      • Porta sant’Antonino
    • Periodo Romano 264ac-476dc
    • indice cronologico cinta muraria – periodo punico-bizantino
    • Periodo Arabo cinta muraria e porte
  • Cinta Muraria
    • Palazzo dei Normanni
    • Periodi
    • Fortificazioni
    • Castello a mare
  • Altavilla
    • Albero no
    • altavilla
      • Tancredi I di Altavilla
      • Guglielmo di Altavilla
      • Drogone di Altavilla
      • Umfredo di Altavilla
      • Boemondo di Altavilla
      • Roberto di Altavilla
    • Ruggero I
      • Adelasia del Vasto
    • Ruggero II
    • Guglielmo I di Sicilia
    • Costanza
  • Fare clic per aprire il campo di ricerca Fare clic per aprire il campo di ricerca Cerca
  • Menu Menu
[toc]

Storia

Sulla sua origine si sa poco, però pare che già esistesse nel 1310, data scritta in un lascito di un giardino con vigna, “extra Portam Careni Panormi”.
Nel 1325 fu gravemente danneggiata dagli attacchi del duca Carlo di Calabria, nel tentativo di penetrare in città, e successivamente fu ricostruita dal nobile palermitano Ubertino La Grua che svolgeva diverse mansioni pubbliche quali capitano e giustiziere di Palermo. Grazie ai suoi meriti fu insignito del feudo di Carini, divenendone principe.
Ma pare che  la porta non fu nominata “Carini” in onore del La Grua, bensì il contrario, ovvero fu quest’ultimo a prendere il titolo di “Principe di Carini” per avere ricostruito la porta cittadina, così chiamata perché era il punto di partenza più naturale per raggiungere la località.

Costruzione

La porta ricostruita nel 1325 era di semplice architettura, formata da un solo arco in pietra di taglio  privo di decorazioni, una delle poche della città che non fosse stata ingentilita da migliori profili architettonici. Tuttavia era ricca di tradizioni e leggende popolari che la rendevano beneamata dai cittadini. Si racconta che sopra le sue mura sia apparsa santa Agata, nel 1348, liberando la città dalla peste. Per questo la santa fu venerata in una chiesa lì vicino (non più esistente) dove un pozzo forniva un’acqua miracolosa.

Nel 1782, riferisce il Villabianca, il baluardo detto di Gonzaga che si trovava lungo le mura tra porta Carini e  l’attuale teatro Massimo, venne ceduto alle suore del vicino monastero di S. Vito (attuale caserma dei carabinieri), le quali, come contropartita dovevano ricostruire a proprie spese la porta. L’opera venne eseguita in un paio d’anni con un nuovo disegno e spostata un po’ più avanti, nel posto dove attualmente si trova.
Riferisce il Villabianca che “l’apertura di essa fu fatta conforme alle porte Felice e Maqueda, formata essendo di due alte piramidi, che sono comprese fra sei colonne di pietra rustica con vasoni di pietra sulle cimasi per varietà del disegno“.
Questa scelta urbanistica non era casuale, tant’è che convolse altre antiche porte di Palermo e consisteva nello spostare più avanti le aperture ed abolire i vecchi fossati che circondavano le antiche mura e che divennero le strade che costeggiano il centro storico della città. Poi col tempo al di qua delle mura vennero addossate le abitazioni cosicché oggi non resta pressocchè nulla dell’antica cinta muraria.

Aspetto

All’interno della porta a sinistra e a destra, sotto il cornicione di coronamento si scorgono due lapidi marmoree ormai ridotte in condizioni tali che è molto difficile leggerne le iscrizioni. La porta diede il nome anche alla strada che da essa conduce al Convento di S. Francesco di Paola: appunto Via Carini.

Stato attuale della porta

Presso questa porta Carlo d’Angiò, duca di Calabria, nel 1325 guidò gli scontri che coinvolsero altri tre accessi cittadini. I danni arrecati furono in seguito riparati con lavori di restauro voluti da Ubertino La Grua, il quale, per i meriti prestati alla corona, fu investito il 26 agosto 1397 della terra di Carini e di molti altri privilegi.

Nel 1552 a protezione del varco fu costruito l’omonimo baluardo, ad opera del viceré di Sicilia Carlo d’Aragona Tagliavia, principe di Castelvetrano e duca di Terranova. La strada in uscita dalle mura fortificate conduce alla chiesa di San Francesco di Paola e fu voluta da Aleramo del Carretto, Conte di Gagliano, pretore nel 1596.

Nel 1782 la porta fu demolita per essere nuovamente riedificata senza arco di volta: ornata di pietre d’intaglio, colonne, balaustrata e vasi ornamentali sommitali. Nelle immediate vicinanze era un carcere.

Nel 1789 il baluardo fu acquistato dalle religiose del monastero della Concezione che lo utilizzarono come belvedere, ambiente ricreativo e svago.

Nel 2003 il comune ne ha curato il restauro riportandola all’antico splendore e l’ha dotata di un impianto di illuminazione notturna.

Posizione

È situata all’ingresso del mercato popolare del Capo a pochi passi dal tribunale e dal Teatro Massimo.

Struttura

La porta è costruita in pietra calcarea, lo stile è tipicamente neoclassico, abbastanza austero senza troppe concessioni alle decorazioni. All’esterno troviamo quattro finte colonne a base quadrata con relativi capitelli dorici.

porta-carini-2

Porta-Carini-mercato

porta-carini-oggi

mercato del Capo di Porta Carini a Palermo

mercato del Capo di Porta Carini a Palermo

porta-carini-oggi

Stato attuale della porta

porta_carini_

Ombre della rete – Forum

Ombre della rete – Forum

Porte di Palermo

  • Palazzo dei Normanni
    Palazzo dei Normanni
  • Castello a mare Palermo antica
    Castello a mare
  • Porta Nuova

    In prossimità del punto estremo e più elevato della via Marmorea o strada del Cassaro, esistette prima del XV secolo una porta detta del palazzo sulla cui ubicazione sono in distacco i diversi autori che sinora si sono occupati della topografia storica di Palermo. la porta del Palazzo venne successivamente chiusa e, verso l’anno 1460, ne fu aperta un’altra, posta proprio in corrispondenza della intersezione della Strada del Cassaro con cortina occidentale delle mura della città.

    Questa porta denominata dal popolo (nuova) fu dapprima concepita in semplici forme architettoniche, a fornice, con un solo ordine di colonne ed un cornicione sovrastante.

  • Porta d’Ossuna

    Durante il viceregno di D.Pietro Giron,duca d’Ossuna, gli abitanti del quartiere di S. Anna del rione del Capo fecero viva istanza per l’apertura di una nuova porta intermedia tra le porte Carini e Nuova e, a tale richiesta, si unì anche quella dei Padri del convento della Annunziata alla Zisa per i quali sarebbe più agevole pervenire in città attraverso questo nuovo varco.

    Fu così che, sotto il pretorato di Cesare Gaetani marchese di Sortino, il giorno 4 Febbraio 1613, venne aperta una nuova porta intitolata al vicerè d’Ossuna.

  • porta san giorgio
    Porta San Giorgio

    La Porta di san Giorgio era uno degli accessi alla città dal lato del Molo, e dall’epoca di costruzione e da qualche informazione pervenuta doveva essere molto simile alla porta sant’Agata. Una curiosità per qualcosa che potrebbe darsi per scontata è che il nome della porta non è dovuto alla chiesa dei Genovesi, dalla quale distava pochi metri, ma da un’altra chiesa dedicata a san Giorgio che fu abbattuta proprio per realizzare il molo.

  • Porta maqueda

    La porta si trovava nel lato opposto rispetto alla Porta di Vicari nell’omonima strada, fu edificata nel 1600c.

    Nel luglio 1624 attraverso questo varco transitarono le spoglie di Santa Rosalia rinvenute su Monte Pellegrino.

    Fu demolita durante il mandato del pretore Michele Gravina, principe di Comitini, viceré di Sicilia, duca Giovanni Fogliani Sforza d’Aragona, per essere ricostruita nel 1766 come piloni fronteggianti.

  • Porta Felice

    La nascita di Porta Felice risale al 6 luglio del 1582, ai tempi in cui il viceré spagnolo Marcantonio Colonna, duca di Tagliacozzo, decise di dare un  monumentale ingresso al Cassaro (l’attuale Corso Vittorio Emanuele), che l’anno prima era stato prolungato fino al mare, raggiungendo così l’altra bellissima strada che costeggiava le mura e la spiaggia, quella che il senato palermitano chiamò “strada Colonna”, l’attuale Foro Italico.

    Il nome “Felice”  fu dato in onore della moglie del vicerè, donna Felice Orsini. Dell’episodio parlano Paruta e Palmerino che scrivono così di quel 6 luglio del 1582.

  • Porta Sant’Antonino

    La porta di Vicari detta anche Porta di Sant’Antonino dal titolo della chiesa verso la quale prospetta, sorge alla fine della via Maqueda.

© Copyright - Palermo antica by webdesign&SEO
  • Policy sulla privacy
  • Termini di servizio
  • Informativa Cookie
Collegamento a: Sarcofago di Federico II Collegamento a: Sarcofago di Federico II Sarcofago di Federico II Collegamento a: Indice cronologico porte antiche Collegamento a: Indice cronologico porte antiche Indice cronologico porte antiche
Scorrere verso l’alto Scorrere verso l’alto Scorrere verso l’alto
GDPR - COOKIE

Questo sito web raccoglie alcuni dati personali dei visitatori e utenti.
Con il tuo consenso, noi e i nostri partner utilizziamo i cookie e tecnologie simili per archiviare, accedere ed
elaborare i dati personali come, ad esempio, la visita al sito web. Poiché rispettiamo il tuo diritto alla privacy,
è possibile scegliere di non consentire alcuni tipi di cookie. Tuttavia, è possibile visitare "Impostazioni"
per fornire un consenso controllato.
Accetta tutti Rifiuta tutti Cookie PolicyImpostazioni
Impostazioni Consenso

Panoramica sulla privacy

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Tuttavia, la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
Funzionali
I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-functional11 mesiIl cookie è impostato dal GDPR cookie consenso per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Funzionali".
Prestazioni
I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici chiave delle prestazioni del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-performance11 mesiQuesto cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Prestazioni".
Analitici
I cookie analitici vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsQuesto cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analitici".
Pubblicitari
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori attraverso i siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri
Altri cookie non classificati sono quelli che vengono analizzati e non sono ancora stati classificati in una categoria.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-others11 mesiQuesto cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Altro
Necessari
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono le funzionalità di base e le caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-necessary11 mesiQuesto cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. I cookie vengono utilizzati per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Necessari".
viewed_cookie_policy11 mesiIl cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale.
ACCETTA E SALVA