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Indice cronologico delle porte antiche di Palermo
/in Palermo Ancient, Porte antiche di Palermo /da adminIndice cronologico delle porte antiche di Palermo
Periodo Punico-Romano
Le fortificazioni della città di Palermo risalgono al periodo Punico-romano; sono la più antica cinta muraria della città di Palermo. Dividevano la città in due differenti quartieri, la Paleapoli (o città antica) e la Neapoli (o città moderna).
1) Porta del Palazzo;
2) Porta Busuemi;
3) Porta Patitelli;
4) Porta S. Agata alla Guilla.
Paleapoli
La Paleapoli, il nucleo abitativo più antico della colonia, di origine fenicia, venne circondato subito da alte mura. Su queste mura due porte vennero lasciate aperte, la porta in direzione del porto cittadino e una porta situata sul lato opposto, in direzione dell’odierna piazza Indipendenza, dove venne a crearsi una vasta necropoli. Il vecchio tracciato murario è ormai solo ipotizzabile anche se sono ancora presenti e visionabili dei resti di tratti murari, con relativa porta, sotto il palazzo dei Normanni. Un altro tratto è ancora presente nella zona dell’attuale corso Alberto Amedeo.
Neapoli
La Neapoli, il nucleo di successiva espansione della colonia, si sviluppò ben presto nell’area tra la Paleapoli ed il porto.
Il nuovo quartiere si ampliò velocemente superando le dimensioni del vecchio quartiere, ben presto divenne sede di mercati, attività artigiane e commerciali.
La cinta muraria venne stravolta ed estesa ad abbracciare il nuovo perimetro urbano. Con l’ampliamento del circuito murario si rese necessaria l’apertura di due nuove porte, mentre la vecchia porta in direzione del porto venne spostata per far posto ai nuovi edifici. In totale si avevano 4 porte una per ogni lato della città. Alcuni frammenti della cinta muraria sono ancora visibili presso via Maqueda, all’altezza di piazza Bellini.
Le mura seguono il corso dei due fiumi che circondano la città, il Kemonia ed il Papireto, creando un fossato naturale e migliorando la sicurezza militare della città.
Periodo Arabo
Le fortificazioni della città di Palermo risalgono al periodo Punico-romano; sono la più antica cinta muraria della città di Palermo. Dividevano la città in due differenti quartieri, la Paleapoli (o città antica) e la Neapoli (o città moderna).
Periodo Normanno
Porta Carini
/in Palermo Ancient, Porte antiche di Palermo /da marc gloÈ una delle porte più antiche della città, non si conosce la data di prima edificazione, la prima data certa è il 1310 quando è documentata nelle disposizioni testamentarie di Benvenuta Mastrangelo circa la donazione di un terreno ubicato nelle immediate adiacenze, negozio giuridico a favore dei religiosi della Magione.
Porta di Castro
/in Palermo Ancient, Porte antiche di Palermo /da marc gloLa porta venne edificata nel 1620, secondo quanto riporta Fazello, in sostituzione di una precedente porta che era stata chiusa oltre un secolo prima (1460), chiamata porta del Palazzo, si rese necessario aprire la continuazione della via dei Tedeschi dove risiedevano le guardie tedesche del Viceré.
Porta di Sant’Agata
/in Palermo Ancient, Porte antiche di Palermo /da adminLa Porta di Sant’Agata
nasce in periodo normanno e il nome deriva dalla limitrofa Chiesa di Sant’Agata la Pedata, in onore di Sant’Agata.
La porta ha subìto un recente restauro nel 1983 che l’ha resa più visibile anche grazie all’allargamento della piazza antistante. Costituisce una delle più antiche testimonianze della cinta muraria medievale.
Il Di Giovanni, nella Topografia di Palermo, precisa che da nessun documento risulta che sia stata rifatta o trasformata e che, anche quando.
Porta della Dogana
/in Palermo Ancient, Porte antiche di Palermo /da marc gloPorta della Dogana
La porta della Dogana è una delle porte che si aprivano alla fine del Cassaro. Presumibilmente fu edificata intorno al 1470.
Il Villabianca nella sua tavola non la menziona pertanto è presumibile che in quel periodo (XVIII secolo) fosse stata già demolita.
Porta della Pescaria
/in Palermo Ancient, Porte antiche di Palermo /da adminPorta della Pescaria
La porta della Pescaria è una delle porte che si aprivano alla fine del Cassaro all’inizio della curvatura dell’arco della cala, all’altezza della chiesa di Portosalvo, l’unica che presentasse un fornice a culmine timpaniforme impostato su colonne a fascio (attestata dal 1470, ma certo di fabbrica anteriore e in quell’anno abbellita di marmi; fu chiusa poi nel 1596. Presumibilmente fu edificata intorno al 1470.
Il Villabianca nella sua tavola non la menziona pertanto è presumibile che in quel periodo (XVIII secolo) fosse stata già demolita.